CODICE DEONTOLOGICO DEI TECNICI E DEL DIRETTIVO

SCOPO DELLA NORMATIVA DEONTOLOGICA

La deontologia è l’insieme dei principi e delle regole etiche e comportamentali che ogni tecnico deve osservare, sia che eserciti in forma indipendente sia dipendente, affinché la professione dia la migliore risposta alle aspettative che i soci hanno verso l’ASD Clever Dog. Le norme incluse nel presente codice hanno carattere prescrittivo. Ogni azione e omissione in contrasto con esse e comunque disdicevoli al decoro o al corretto esercizio della professione di Educatore Cinofilo sono punibili con l’espulsione dalla medesima.

1) Gli Educatore Cinofilo esercita la professione nel rispetto dei principi di correttezza, riservatezza, obiettività e disponibilità, identificandosi professionalmente.

2) L’Educatore Cinofilo che ricopre o ha ricoperto funzioni istituzionali di categoria, non deve avvalersi di tali posizioni per procurarsi clientela al di fuori della suddetta associazione, a danno dei colleghi, o altri indebiti vantaggi, né proporsi al pubblico in veste professionalmente diversa da quella di tecnico della ASD Clever Dog.

3) ll comportamento dei tecnici s’ispira al principio della solidarietà categoriale, in vista dell’obbiettivo di migliorare, mediante un’attiva interazione tra gli stessi il livello della professione e l’utilità sociale delle attività specifiche di questa.

4) I tecnici intrattengono con gli altri tecnici e tutti i soci, rapporti professionali diretti o indiretti di dignità, lealtà, collaborazione, evitano di arrecare danno al singolo socio e discredito all’Associazione; devono inoltre favorire lo scambio di esperienze e notizie svolte ad un qualificato approfondimento delle problematiche professionali, e contribuire, attraverso un rapporto attivo con i colleghi, all’elevazione dell’immagine sociale della professione.

5) I Tecnici devono evitare comportamenti che possano sfociare in controversie con i soci. Nell’eventualità dell’insorgenza di queste, ne cercheranno la possibile composizione amichevole all’interno dei propri organismi istituzionali.

6) E’ fatto obbligo di divulgare in qualunque sede curricula vitae veritieri ed accostare al logo della medesima il sito della stessa e non quello personale, che può essere affiancato. Solo il Presidente e il Vicepresidente in carica hano diritto di utilizzare per i soli scopi dell’Associazione, i contatti sociali. E’ fatto quindi divieto di utilizzare contatti apparentemente societari per scopi personali.

7) L’Educatore Cinofilo si asterrà altresì dal consigliare ai soci qualsiasi forma di terapia medica, compito questo di esclusiva competenza del Medico Veterinario.

8) Nel rapporto cino-antropologico, ogni comportamento umano deve nascere dalla consapevolezza che l’alterità animale è dotata di dignità propria meritevole del rispetto che si deve ad ogni realtà vivente.

9) Il rapporto tra uomo e cane non è caratterizzato dall’affermazione della superiorità del primo sul secondo, ma solo dalla presa d’atto di una diversa modalità di essere.

10) L’educazione del cane ha come principale funzione quella di aiutare l’animale a superare lo stress derivante dalla vita all’interno di una società urbanizzata, che come tale, è innaturale per qualsiasi animale.

11) L’educazione ha come scopo principale quello di valorizzare le capacità naturali di ogni singolo cane.

12) Nella pratica di educazione e addestramento devono essere utilizzate metodiche di apprendimento che rifiutino ogni forma di coercizione.

13) Il continuo evolversi delle scienze che si occupano di comportamento animale impone ad ogni tecnico educatore cinofilo la disponibilità a porsi costantemente in discussione ricercando ogni occasione di aggiornamento, confronto e verifica utili al costante miglioramento delle proprie competenze.

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